La sfida che abbiamo inteso lanciare è rendere la Campania una regione innovativa e competitiva.

Lo sviluppo dell’innovazione con azioni di rafforzamento del sistema pubblico e privato della ricerca e il sostegno della competitività, attraverso il superamento dei fattori critici dello sviluppo imprenditoriale, sono stati da subito individuati quali le leve su cui puntare per una crescita strutturale di medio-lungo periodo.

Il problema da affrontare, non solo per la Campania, ma per gran parte del Sistema Paese, è il rafforzamento e il rinnovamento del tessuto produttivo territoriale per invertire la rotta di una crescita lenta, incidendo positivamente sui tassi di occupazione.

Siamo chiamati come governo regionale a rivedere i modelli e le policies di sviluppo, compiendo scelte chiare e, spesso, coraggiose. È un momento complesso che deve vederci uniti a tutti i livelli: la pubblica amministrazione, il sistema della ricerca, le università, le imprese, la cittadinanza.

Intendiamo sostenere l’intera catena dell’innovazione, dalla ricerca fondamentale all’immissione sul mercato di prodotti e servizi innovativi, focalizzando le risorse e concentrando le energie sulle eccellenze e sulle competenze distintive, e sulle prospettive di sviluppo dei prossimi anni.

Il Technology Forum Campania si innesta in tale disegno di accelerazione dell’ecosistema dell’innovazione campano, con l’ambizione di renderlo un hub di riferimento per il Mezzogiorno, nonché una tappa fondamentale del percorso che porta al Technology Forum Nazionale. Gli ambiti di approfondimento del Technology Forum Campania sono le Scienze della Vita e l’Industria 4.0.

L’individuazione delle due aree deriva da una scelta strategica che vuole prediligere da un lato eccellenze territoriali in ambito ricerca e innovazione, in grado di impattare con un effetto leva sul territorio e in una prospettiva sovraregionale, dall’altro affrontare la trasformazione del modello di funzionamento delle imprese e prepararsi a compiere scelte strutturali.

Il settore Life Sciences rappresenta uno dei comparti a più alta specializzazione per il Sistema Paese, nonché quello con maggiori prospettive di crescita e disponibilità di risorse finanziarie. La Campania è una delle regioni più rappresentative per numero delle imprese, per specializzazione in ambito ricerca e per capacità di esportazione. Il dominio tecnologico Biotecnologie e Salute è stato individuato tra le strategie regionali di specializzazione intelligente per la capacità espressa dal territorio e per le prospettive di sviluppo nei prossimi anni. Inoltre, la Giunta De Luca ha avviato un progetto ambizioso in ambito oncologico “La Campania lotta contro il cancro” che ha visto l’apertura di una consultazione pubblica volta a individuare contributi di dettaglio, azioni e tecnologie per concorrere alla prevenzione e alla cura delle diverse forme di patologie tumorali, nonché la concentrazione di importanti risorse per la cura del cancro.

L’Industria 4.0, attraverso la digitalizzazione, l’IoT, l’intelligenza artificiale e la robotizzazione dei sistemi produttivi, sta aprendo nuovi scenari nella produzione di beni e servizi e nel mondo del lavoro. La Regione Campania è stata la prima in Italia a dotarsi di una legge all’avanguardia, dedicata in maniera specifica allo sviluppo industriale in chiave 4.0. Gli obiettivi sono sostenere gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione, adeguare le infrastrutture in termini di connettività e creazione di hub collaborativi, promuovere la filiera delle competenze digitali, attraverso linee di azione rivolte a stakeholder, centri di ricerca, enti locali, università, scuole, startup e imprese.

Queste due aree possono rappresentare il volano della crescita dell’ecosistema della ricerca e dell’innovazione campano. Attraverso la creazione di connessioni strutturate e continuative tra ricerca, impresa e finanza, a livello nazionale e internazionale, intendiamo consolidare la catena dell’innovazione a cui agganciare lo sviluppo competitivo.

Perseguire quest’obiettivo di fondo significa accompagnare il territorio, e il capitale umano che esprime, verso un equilibrio più proficuo e tratteggiare un nuovo paradigma di sviluppo basato sull’economia della conoscenza, in una dimensione aperta, connessa e internazionale. Un territorio capace di ridefinire la sua proiezione e di rifocalizzare il proprio posizionamento, riaccreditando la propria partecipazione alla comunità globale.

Valeria