Accogliamo oggi al MAV, Museo Archeologico Virtuale la Sirena Digitale, il prototipo olografico di un’artista interattiva che canta la canzone napoletana classica in versioni pop-rock in napoletano, inglese e cinese.

La nuova collocazione della Sirena è una scelta che valorizza al massimo entrambe le esperienze, regalando al MAV una nuova installazione e includendo il seducente ologramma in un contesto di cultura e tecnologia.

Realizzato nell’ambito delle misure di rafforzamento dei Distretti ad Alta Tecnologia della Campania, Sirena Digitale è un perfetto esempio dei meccanismi di cross-fertilization che si attivano tra le diverse aree di specializzazione della nostra Strategia di R&I e i diversi player della filiera delle produzioni culturali.

È sempre un momento di orgoglio e soddisfazione quando i risultati dei progetti di ricerca e innovazione arrivano direttamente alla collettività, perché è lì che si completa tutto il lavoro di valorizzazione del potenziale scientifico e tecnologico del nostro ecosistema.

Riesco a immaginare perfettamente l’impatto che avrà sui visitatori e sui turisti questo progetto che attualizza il patrimonio artistico e musicale, attraverso il potere della fascinazione e del racconto.

->Sirena Digitale è un dimostratore del progetto REMIAM – Reti Musei intelligenti ad alta multimedialità del Distretto DATABENC, finanziato dalla Regione Campania e realizzato dal Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e dall’Istituto di Calcolo e Reti ad Alte Prestazioni del Consiglio Nazionale delle Ricerche ICAR-CNR, in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, il Centro di produzione RAI Campania e con il MANN.