La staffetta formativa di Coding Girls, programma che combatte stereotipi di genere in campo scientifico e tecnologico, ha fatto tappa a Napoli alla Apple Developer Academy dell’Università Federico II, in collaborazione con la Regione Campania.

Coding Girls è  promosso da Fondazione Mondo Digitale,e Missione diplomatica USA in Italia e Microsoft e  prevede una maratona di programmazione per promuovere le competenze digitali, valorizzare talenti e leadership femminili, attraverso l’uso attivo delle nuove tecnologie.

Il tour 2018, dopo una serie di allenamenti intensivi presso diverse scuole della città e provincia (Nitti, Caro, Vico, Caccioppoli), fa tappa a Napoli con circa 200 studentesse, guidate dalla coach americana Emily Thomforde, Code Educator and Science Technology Engineering Art and Mathematics (STEAM) Specialist, sfidarsi in un Hackathon a colpi di codice.

“Creare opportunità di lavoro nel mondo della innovazione e delle tecnologie digitali è uno dei principali obiettivi che sta perseguendo la Regione Campania, con una specifica attenzione al mondo femminile”, ha detto Valeria Fascione, Assessore all’Internazionalizzazione, Startup e Innovazione della Regione Campania. “Una iniziativa come Coding Girls che mette in contatto le ragazze delle nostre scuole con un hub dell’innovazione digitale come il Polo di San Giovanni a Teduccio serve a fare capire alle nostre nuove generazioni che la Campania sta crescendo e stanno crescendo sempre di più le opportunità di lavoro nei settori più tecnologici della nostra economia.”

La collaborazione con gli atenei è una delle principali novità della nuova edizione, risultato di un anno di lavoro sul territorio dell’associazione Coding Girls, che oggi conta oltre 25 hub in tutta Italia. La sfida viene lanciata anche al mondo delle aziende, che da quest’anno potranno “adottare” una studentessa per sostenerla nel percorso di studi e contribuire così all’emergere di nuovi talenti, competenze e profili professionali.

“Coding girl è un progetto molto importante che permette non solo di creare occasioni concrete per le studentesse di sperimentare in prima persona l’uso attivo delle nuove tecnologie ma è una maniera concreta per avvicinarle alle professioni STEM dalle quali spesso sono ancora lontane; una maniera efficace per superare gli stereotipi di genere purtroppo ancora persistenti e fornire alle giovani ragazze esempi concreti e positivi da seguire”, ha dichiarato Chiara Marciani, Assessore Regionale alla Formazione ed alle Pari Opportunità.