Presentato l’8 giugno il “Patto per l’Export”, le linee strategiche in materia di sostegno all’internazionalizzazione del sistema produttivo, alla luce dell’attuale contingenza economica e sanitaria.

Si tratta di un vero e proprio accordo che recepisce sinteticamente le istanze delle associazioni di categoria, che hanno preso parte ai 12 tavoli settoriali di ascolto: dal settore agroalimentare alla meccanica, dal sistema fieristico a quello infrastrutturale, passando per il comparto dell’innovazione, della salute e dei servizi all’export.

Il Patto verrà realizzato dalla Farnesina, grazie anche alla rete diplomatico consolare – composta da oltre 300 Sedi all’estero, tra Ambasciate, Rappresentanze Permanenti, Uffici Consolari e Istituti Italiani di Cultura – da ICE Agenzia (con i suoi 78 Uffici/Punti di corrispondenza all’estero) e dal Gruppo CDP-SACE-SIMEST (con i suoi 12 Uffici nel mondo).

Dai 12 tavoli settoriali di ascolto è emersa una generale convergenza di vedute su alcune linee d’intervento prioritarie, che sono confluiti negli assi strategici del Patto:

  1. Comunicazione – campagna di “nation branding”, che sarà realizzata da ICE-Agenzia, con l’obiettivo di rilanciare l’immagine dell’Italia e sostenere i settori economici più penalizzati dalla crisi covid-19, con particolare attenzione al turismo.
  2. Promozione Integrata – iniziative di promozione su arte contemporanea, cinema e audiovisivo, spettacoli dal vivo, editoria, cucina, design, scienza e innovazione, con iniziative che possano essere un’occasione di visibilità per imprenditori, professionisti e creativi italiani e di conoscenza del Made in Italy per il pubblico internazionale.
  3. Formazione/informazione – strumenti formativi e informativi per le imprese, tra cui una guida di accompagnamento all’export distribuita alle PMI pronte ad affacciarsi sul mercato internazionale, ma non ancora stabilmente esportatrici; l’e-desk consentirà l’accesso digitalizzato ai servizi di sostegno all’export, attraverso il portale unico, con una profilazione di aziende, settori e mercati; TEM (Temporary Export Manager) e DEM (Digital Export Manager), che assisteranno l’azienda nei processi di innovazione, digitalizzazione e internazionalizzazione.
  4. Sistema fieristico – ammodernamento del sistema fieristico, attraverso una parziale digitalizzazione delle fiere e la creazione di piattaforme per incontri B2B virtuali.
  5. Commercio digitale – ampliamento degli accordi con le principali piattaforme di e-commerce internazionali e anche con piattaforme “minori” di e-commerce, ma molto popolari in mercati prioritari.
  6. Finanza agevolata – centralità degli strumenti finanza agevolata per le strategie di crescita e internazionalizzazione delle PMI e delle startup. Al fine di aumentare il numero delle imprese che beneficiano degli interventi agevolativi finanziati a valere sul Fondo 394, su richiesta del MAECI, SIMEST realizzerà con sistematicità campagne di comunicazione mirate per le PMI e le startup. Particolare attenzione verrà data alla promozione della disponibilità di risorse a valere sul fondo perduto dei finanziamenti agevolati per le misure su E-commerce e TEM.

All’evento presieduto dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio, sono intervenuti i Ministri delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Teresa Bellanova, dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri, delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Dario Franceschini, per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione Paola Pisano; i Sottosegretari di Stato allo Sviluppo Economico Gian Paolo Manzella e per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale Manlio Di Stefano; il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome Stefano Bonaccini, nonché i principali enti preposti al sostegno all’internazionalizzazione del sistema produttivo (tra cui Agenzia ICE, Gruppo CDP, SACE, SIMEST, Invitalia e Commissario Generale per EXPO Dubai 2020), Confindustria e circa 20 associazioni rappresentative del sistema imprenditoriale.

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