Durante il Maker Learn Festival promosso da Maker Faire Rome- The European Edition si terranno i talk di approfondimento della Regione Campania attraverso il Piano ECOREI – Ecosistema Ricerca e Innovazione.

➡️ Giovedì 17 novembre dalle 11.30 alle 12.30
Istruire la Natura: verso la creazione di un distretto di bio-fabbricazione in Campania

La plastica è stata la rivoluzione del XX secolo: un materiale democratico, versatile, economico, che ha trasformato la chimica nel cuore pulsante dei processi di produzione, facendo del carbonio e dell’idrogeno i protagonisti indiscussi del mondo che conosciamo e della sua espansione.
Oggi di fronte ai limiti evidenti di quell’idea di sviluppo, si afferma la necessità di dover contemporaneamente correre ai ripari e rilanciare una visione trasformativa dei nostri sistemi produttivi ed economici. È in questo contesto che si inseriscono l’up-cycling degli scarti, la riduzione dei consumi, la ricerca di materiali che non esauriscano risorse naturali come ad esempio i materiali generati usando le proteine naturali prodotte da microorganismi o batteri.
La risposta del XXI secolo viene dalla biologia e dalle sue intersezioni con l’ingegneria e le tecnologie digitali, e ci porta su un piano completamente diverso: un modello di produzione sostenibile e circolare che si basa non più su paradigmi estrattivi, ma generativi oltre che di riuso e valorizzazione degli scarti. Mettendo da parte l’esplorazione di nuove risorse e delle tecnologie per sfruttarle, la ricerca e l’innovazione sono sempre più indirizzate a comprendere il funzionamento della natura per imitarla o istruire entità biologiche ad esercitare funzioni complesse diverse da quelle abituali, forzandole alla creazione di nuove reazioni e di nuovi materiali.
È così che nasce il filone dei materiali a matrice biologica, costruiti controllando l’organizzazione supramolecolare di biomolecole sintetizzate da entità biologiche (collagene, cellulosa, fibroina etc) che – alimentate da fonti non fossili come ad esempio scarti alimentari (mela, uva), biogas o luce solare – costituiscono fonti rinnovabili di produzione continua.
Le possibilità della biologizzazione dei sistemi di produzione di materiali, attraverso l’utilizzo della biologia sintetica per adattare e/o ottimizzare microorganismi, è pressoché illimitata e per il 2030 entrerà prepotentemente in quasi tutti i contesti produttivi. Questa trasformazione impatterà sul modo in cui produrremo il nostro cibo e sul cibo che mangeremo e soprattutto sulle fonti da cui approvvigioneremo i nostri materiali e i nostri farmaci. Ad esempio bistecche o hamburger prodotti in vitro sono già disponibili in 10000 negozi di gastronomia, materiali per il tessile e la cosmesi prodotti da batteri sono già disponibili sul mercato e nuovi farmaci ottenuti utilizzando i paradigmi della biologia sintetica sono già nei nostri ospedali.

Relatori:

Paolo Netti, Direttore dell’IIT@CRIB e Docente dell’Università degli Studi di Napoli Federico II

Marco Moracci, Dipartimento di Biologia, Università degli Studi di Napoli Federico II, Ibisba-European Research Infrastructure for Industrial Biotechnology

Stefania De Pascale, Docente della Cattedra di Produzioni Vegetali, Dipartimento di Agraria, Università degli Studi di Napoli Federico II, Laboratory of Crop Research for Space

Marco Abbro, Coordinatore progetto BIOlogic – Knowledge for Business

Stefano Babbini, CeO MOGU

Giovanna Romano, Co-founder Biosearch srl

Francesca Cocco, Chairwoman – Responsabile Business Development Knowledge for Business

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