Le tecnologie quantistiche sono sempre più al centro delle strategie politiche nazionali e internazionali ed è con soddisfazione che vediamo la Campania posizionarsi in maniera competitiva, in grado di rispondere alle esigenze della comunità scientifica e del mondo industriale.
Voglio ricordare l’inaugurazione del primo computer quantistico superconduttivo italiano, dotato di un processore a 24 bit quantistici presso il Dipartimento di Fisica ‘E. Pancini’ dell’Università degli Studi di Napoli Federico, della scorsa settimana, che ambisce ad evolversi a 40 qubit entro il 2024.
Uno straordinario traguardo ottenuto dal Centro di computazione quantistica superconduttiva della Federico II, guidato da Francesco Tafuri, Giampiero Pepe e tanti giovani ricercatori e ricercatrici, nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo promosse dal Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data and Quantum Computing e che rappresenta un passo in avanti verso la costruzione di un ecosistema competitivo nel settore del calcolo quantistico, fondato sulla collaborazione tra pubblico e privato, che possa promuovere la realizzazione di architetture scalabili, la creazione di applicazioni e strumenti indipendenti, fino all’alfabetizzazione di studenti, ricercatori e imprese.