Il 29 luglio è stata pubblicata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy la circolare n. 72022, documento che chiarisce alcuni aspetti chiave della legge 193 del 16 dicembre 2024, nota anche come Scaleup Act. Questa norma ha l’obiettivo di aggiornare e rafforzare il quadro legislativo introdotto con il primo Startup Act del 2012, modernizzando le regole per il riconoscimento e il sostegno delle startup innovative.

La nuova circolare fornisce indicazioni operative e interpretative utili per imprese, investitori e professionisti, in vista delle prossime scadenze relative alle chiusure di bilancio e alle autocertificazioni necessarie per ottenere o mantenere lo status di startup innovativa.

Cosa chiarisce la circolare

  • Specifica i requisiti che una startup deve possedere per richiedere e mantenere lo status di innovativa per tre o cinque anni.

  • Definisce i casi in cui le attività di consulenza sono escluse dai benefici previsti per le startup innovative.

  • Riduce le ambiguità interpretative della norma, fornendo certezze utili a imprenditori e investitori.

Con queste precisazioni, il quadro normativo risulta più completo e coerente, favorendo una maggiore stabilità per l’ecosistema dell’innovazione e una migliore programmazione da parte degli operatori.

Un tassello del più ampio Scaleup Act

La circolare si inserisce in un percorso più ampio che include le modifiche all’Art. 33 della Legge Concorrenza 2024, il decreto attuativo relativo al credito d’imposta per investimenti di incubatori e acceleratori certificati e i chiarimenti sulla disciplina degli acceleratori certificati. Si tratta di misure che, nel loro insieme, puntano a consolidare il cosiddetto Scaleup Act, fornendo strumenti concreti per sostenere la crescita delle imprese innovative.

Verso un quadro europeo armonizzato

L’intervento italiano si colloca in un contesto più ampio di iniziative adottate anche in altri Paesi europei e contribuisce al dibattito sulla necessità di un sistema normativo armonizzato a livello UE. La strategia europea nota come EU Startup & Scaleup Strategy mira infatti a creare condizioni comuni per facilitare l’espansione delle startup e attrarre investimenti transnazionali, eliminando ostacoli economici e burocratici che ancora rallentano lo sviluppo dell’innovazione nel continente.

Il testo completo della circolare n. 72022 è disponibile sul sito ufficiale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy a questo link.

Tabella comparativa tra il Decreto‑legge “Passera” (Startup Act 2012) e la Legge 193/2024 (Scaleup Act)

Ambito Decreto‑legge 179/2012
(“Startup Act”)
Legge 193/2024
(Scaleup Act)
Definizione legale di startup innovativa Società di capitali (anche cooperativa), non quotata, attiva da max 5 anni, fatturato ≤ 5 M€, niente utili distribuiti, oggetto sociale tecnologico.
Almeno un requisito tra: spesa R&D ≥ 15%, personale qualificato (PhD o laurea magistrale con esperienza), o brevetto
Obbligo di essere PMI secondo raccomandazione UE 2003/361; esclusione delle attività prevalenti di agenzia o consulenza. Permanenza nella sezione speciale fino a max 5 anni, estendibili fino a 9 con parametri di crescita certificata (R&D, ricavi, capitale, brevetti)
Durata dello status Iscrizione fino a 5 anni indipendentemente dalla crescita Permanenza base di 3 anni; estensione fino a 5 o fino a 9 anni se si soddisfano criteri performance (incremento R&D, fatturato, investimenti)
Requisiti esclusivi Nessun requisito legato alla dimensione PMI o assenza di attività di consulenza Esclusione esplicita delle società con attività principale di consulenza o agenzia, che non possono accedere ai benefici
Requisiti sostanziali minimi R&D ≥ 15% costo o valore produzione, o personale PhD ≥ 1/3 o magistrali ≥ 2/3, o brevetti depositati Mantiene requisiti ma richiede conformità ai parametri PMI; valori soglia aumentati in caso di estensione
Agevolazioni fiscali per investitori Crediti d’imposta e detrazione IRPEF per investimenti in capitale sociale (detrazione standard fino al 50 %) Incremento detrazione de minimis al 65% per investimenti in startup; nuove misure per incubatori certificati e venture capital
Incubatori e acceleratori certificati Solo incubatori tradizionali ammessi agli incentivi; definizione originale del loro ruolo Nuova disciplina che separa incubatori da acceleratori certificati; priorità a strutture attive nella crescita di startup che investono anche in acceleration
Obiettivo normativo Favorire la nascita di startup giovanili ad alto contenuto tecnologico e stimolare l’occupazione Ridurre le iscrizioni non meritevoli, concentrare incentivi su imprese con reale potenziale di scale-up; più orientamento alla crescita sostenibile

Fonte: MIMIT