Selezionate le prime 8 startup protagoniste della prima edizione del programma di accelerazione Terra Next nel settore della Bioeconomia.

Terra Next è parte della Rete Nazionale Acceleratori di CDP Venture Capital, network con la partecipazione di Intesa Sanpaolo Innovation Center e il supporto di Cariplo Factory. Il programma coinvolte corporate partner come il Pastificio GarofaloGruppo Getra e Gruppo NestléNovamont. Aristea, Nolanplastica, Selepack, e Tecno, forniranno il loro contributo in termini di know-how, asset e network per lo sviluppo delle startup.

 

La prima call di selezione, dedicata a startup che sviluppano servizi per l’agricoltura rigenerativa, la nutraceutica e soluzioni bio-based, si è aperta lo scorso febbraio e ha raccolto 126 candidature, di cui 105 dall’Italia (83%) e 21 provenienti dall’estero (17%).

La commissione di valutazione di Terra Next ha selezionato 8 startup che accederanno al programma di accelerazione beneficiando di un investimento iniziale e di un percorso di 3 mesi con base a Napoli, presso il Campus di San Giovanni a Teduccio dell’Università Federico II.

  1. DND Biotech ha messo a punto un sistema capace di studiare e accelerare i processi di biodegradazione dei contaminanti organici.
  2. Exo Lab Italia utilizza nanovescicole vegetali (PDNVs) da frutta, vegetali e piante officinali provenienti da agricoltura bio, per applicazione nei settori integrazione alimentare, cosmesi e drug-delivery.
  3. FitNEes è una piattaforma nanotecnologica proprietaria che realizza particelle d’olio di dimensioni nanometriche disperse in acqua  dentro cui incapsula principi attivi liposolubili, in modo da proteggerli e renderli assumibili.
  4. Galatea Biotech produce bioplastiche in PLA (acido polilattico) completamente biodegradabili e compostabili, nonché di altre bioplastiche che siano 100% biodegradabili e 100% compostabili.
  5. Iodo possiede una tecnologia in grado di produrre “drug carriers” ad alto contenuto tecnologico tramite CO2 super critica. L
  6. Relicta ha sviluppato una bioplastica idrosolubile ottenuta dagli scarti di lavorazione industriale delle aziende ittiche.
  7. Sestre sviluppa integratori nutraceutici a base di estratti della dieta mediterranea in grado di contrastare problematiche di natura ormonale che compromettono la fertilità femminile.
  8. Tomapaint produce una resina naturale derivata dagli scarti agroindustriali del pomodoro (principalmente bucce), estraendo una sostanza detta cutina.

 

L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Ministero della transizione ecologica (MiTE) – e vede il coinvolgimento di partner istituzionali e scientifici, quali Fondazione con il Sud, l’Università Federico II di Napoli, il Campania Digital Innovation Hub, il Cluster Italiano della Bioeconomia Circolare SPRING, il centro di innovazione deep tech Materias, il centro studi S.R.M. – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno.