Pechino, 17 novembre 2015

Vi scrivo dopo una giornata molto intensa che mi piace raccontarvi per immagini.

Il ministro Stefania Giannini, a capo delegazione italiana, ha aperto i lavori China-Italy Innovation Cooperation Week alla presenza di importanti personalità italiane e cinesi, come il Ministro della Scienza e della Tecnologia Wan Gang, il premio Nobel per la Fisica Carlo Rubbia e il Vicesindaco di Pechino Sui Zhenjang.

Un grande lavoro è stato fatto, e si può ancora migliorare, grazie alla collaborazione congiunta tra Italia e Cina dalla formazione allo sviluppo. Nel contesto internazionale questo è un nuovo modello di via della seta che ha collegato per tanti anni Italia e Cina, in quella che viene definita come ‘one belt, one road’ grazie anche al lavoro del presidente Xi Jinping. Dietro questa decisione c’è una scelta culturale e politica molto forte che ci consente di avere una strada comune, ha rimarcato il ministro.

 

Cina e Italia unite sulla strada dell’innovazione.

L’Italia è un Paese su cui scommettere, abbiamo la possibilità di un investimento nella formazione dei giovani già ampiamente dimostrato dai progetti messi in campo e che potranno aprire la strada a una esplosione degli spostamenti dei giovani cinesi verso l’Italia e viceversa. Mobilità dei mondi della ricerca, progettazione congiunta e occasioni di contesto sono momenti estremamente importanti, così come la possibilità di accesso comune ai fondi Horizon 2020, ha concluso il ministro.

Nel corso della cerimonia è intervenuto anche il professor Carlo Rubbia che ha ripercorso la storia della civilizzazione cinese e le sue conquiste scientifiche che, in molti casi, hanno anticipato di parecchi anni quelle europee. Rubbia ha passato poi in rassegna la storia italiana come centro della civilizzazione dell’ovest in molti campi scientifici fino ad arrivare all’esempio di Galileo Galilei.

Una settimana con un programma ricco di appuntamenti con ben 30 seminari tematici e la sottoscrizione di 15 accordi di cooperazione in alcuni settori chiave come l’aerospazio, la logistica, l’ambiente, la creazione e lo sviluppo dell’impresa, gli scambi accademici e l’alta formazione.

La cerimonia è stata seguita dalla premiazione per chi negli anni si è distinto nei progetti di cooperazione tra i due Paesi. Non vi nascondo l’emozione per aver ricevuto anche io il riconoscimento per il contributo profuso nella promozione della cooperazione Italia-Cina in ambito scientifico e tecnologico.

China Italy Science Technology Innovation Cooperation Contribution Award

La giornata è continuata con la sessione di lavoro dedicata a innovazione e startup, il mio contributo è stato focalizzato sulla presentazione del nostro programma strategico Campania Competitiva.
Sono stati inoltre sottoscritti alcuni memorandum tra partner dei due Paesi. Tra gli altri, CNR, ASI e Lazio Innova hanno firmato intese con alcune realtà cinesi sui temi della cooperazione scientifica, del transfer tecnologico e dell’aerospazio. Anche oggi la giornata è stata molto proficua per tutti i partecipanti alle sessioni parallele in programma, soprattutto per quanto riguarda la sessione sull’innovazione e l’imprenditorialità giovanile che ha visto le startup italiane impegnate in un roadshow che consentirà loro di ricevere ampia visibilità nel corso della settimana. Nel pomeriggio, spazio ai numerosi b2b in programma per dare un’occasione concreta di sviluppo a nuove possibili partnership tra realtà italiane e cinesi.

Domani sarà una giornata ancora più importante perché la Regione Campania siglerà due accordi: uno strategico con la municipalità di Chongqinq su scambi di tecnologia, cooperazione tra imprese, scambio di ricercatori, e l’altro con il distretto di Hechuan sugli scambi sculturali e turistici.

 

 

A domani,
Ni Hao
Valeria Fascione