Si è chiuso venerdì il Farnborough International Airshow, il più importante appuntamento del settore, in cui la Campania è stata presente con uno spazio di 120 metri quadri per promuovere le eccellenze del territorio e favorire gli scambi commerciali del comparto aerospaziale.
Da decenni, il FIA è la piattaforma globale dell’industria aerospaziale e della difesa con la presenza di 80 top players del settore, 1.500 espositori provenienti da 48 paesi, inoltre sono stati stimati accordi per 192 miliardi di dollari (aumento di 67,5 miliardi di dollari rispetto all’Airshow del 2016).

Sono state 15 le aziende campane selezionate per esporre le proprie produzioni innovative, con applicazioni che vanno dall’ottimizzazione dell’utilizzo dell’energia elettrica a bordo di un aereo, alla componentistica per motori e parti strutturali dei velivoli, fino ai nuovi materiali e sistemi di isolamento termico e acustico, e ai sistemi informatici ed elettronici di volo.

L’integrazione delle capacità di tutte le eccellenze industriali del territorio regionale è stata coordinata dal Distretto Aerospaziale della Campania – DAC che coinvolge circa 170 attori tra grandi imprese, centri di ricerca e PMI.

Abbiamo anche realizzato una serie di incontri strategici, tra gli altri, con i vertici di Enac, Leonardo, MBDA e GE Avio e l’Aeronautica Militare.

Nei tre anni trascorsi dall’ultimo Airshow, sono cambiate molte cose e il FIA2022 è stata un’opportunità strategica per conoscere le prospettive di sviluppo e per mostrare le innovazioni prodotte dal nostro ecosistema a un pubblico globale.

La filiera aerospaziale, infatti, riveste un ruolo di primo piano nell’economia regionale, per presenza industriale e conoscenze tecnologiche: ai grandi operatori si affianca un tessuto di piccole e medie aziende innovatrici in grado di utilizzare le tecnologie, implementare i processi produttivi, garantire gli standard tecnici di qualità e di precisione richiesti dall’industria aerospaziale.