Nell’ambito dell’edizione 2015 della BMTA – Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico,
l’Assessore regionale alle startup, innovazione e internazionalizzazione, Valeria Fascione ha preso parte al panel ArcheoStartUp, dedicato alla presentazione di nuove imprese culturali e progetti innovativi nelle attività archeologiche, presso la Basilica Paleocristiana di Paestum.

Le Industrie Creative e Culturali, come riportato nel manifesto 2015 di ECBN European Creative Business Network hanno costantemente contribuito, negli ultimi anni, alla competitività dell’economia europea più di qualsiasi altro comparto di attività e, pur essendo lontane dall’avere raggiunto il loro pieno potenziale, generano <€ 558 miliardi di valore aggiunto (4,4% del PIL totale dell’UE) e coinvolgono 8,3 milioni lavoratori a tempo pieno (3,8% della forza lavoro totale di UE). In Italia, il sistema produttivo culturale conta 443.208 imprese (il 7,3% delle imprese italiane) e dà lavoro a 1.450836 persone (il 6.3% degli occupati, producendo il 227 miliardi di fatturato. In questo scenario anche se il Mezzogiorno risulta ancora indietro, dimostrando di sfruttare meno le risorse culturali del patrimonio storico artistico presente, ad oggi il valore aggiunto dell’industria culturale prodotto al SUD è del 16,2% sul nazionale. La Campania dimostra una nuova crescita, con 3.934,5 milioni di euro come valore aggiunto del Sistema Produttivo culturale, circa il 5% del valore nazionale.

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Rispetto al mondo delle startup, i dati sono molto incoraggianti, considerando sia la leva dell’innovatività, di questa tipologia di imprese, sia alla leva dell’autoimprenditorialità. Guardando alla dinamica dell’ultimo triennio, sia la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico artistico (+4,3%) sia le performing arts (+ 5,5 %) mostrano una crescita di NUOVE IMPRESE, ma in misura minore rispetto alle industrie creative e culturali. In Campania, in particolare crescono le IMPRESE CREATIVE (33 mila unità, il 7,4% della distribuzione in Italia).
All’interno della filiera, emerge una connotazione prevalentemente creativa (il 54,1%) fortemente concentrata sulla produzione di beni e servizi creative driven.

In questo settore la Regione ha recentemente promosso due bandi di CREATIVE CLUSTERS (Smart cities e Beni culturali Pompei) attraverso i quali 20 nuove idee/imprese, inizieranno il loro processo di crescita grazie a metodologie di Design thinking, legate a due delle filiere tecnologiche dei Distretti: DATABENC per la valorizzazione delle risorse culturali e STRESS per la conservazione

Dopo i lavori del panel, visita agli spazi espositivi con sosta allo stand della Regione Campania.